La cedolare secca sugli affitti in Italia è in continua crescita.
- Nel 2023, il numero di locatori che utilizzano la cedolare secca è aumentato del 3% a 2,8 milioni.
- Il valore totale dei canoni sottoposti all’aliquota del 21% è cresciuto del 7,9% a 12,8 miliardi di euro.
- I canoni calmierati con aliquota al 10% sono aumentati del 9,8% a 6,8 miliardi di euro.
- Questo trend positivo dura da 13 anni.
La recente sentenza della Cassazione ha ampliato l’applicazione della cedolare secca.
- Ora la cedolare può essere applicata anche quando l’inquilino è un’impresa o una società.
- Si stima che tra 22mila e 30mila contratti di affitto potrebbero beneficiare di questa novità.
- Confedilizia chiede alle Entrate di semplificare la procedura di registrazione telematica per la cedolare secca.
La cedolare secca offre un vantaggio fiscale significativo ai locatori.
- Nel 2023, i proprietari hanno risparmiato circa 2,5 miliardi di euro di Irpef grazie alla cedolare secca.
- Il risparmio totale è ancora maggiore se si considerano le addizionali comunali e regionali, l’imposta di registro e il bollo.
L’aumento dell’utilizzo della cedolare secca è un segnale positivo per il mercato immobiliare italiano.
- Dimostra che la tassazione piatta sugli affitti è apprezzata dai proprietari e dagli inquilini.
- Può contribuire ad aumentare l’offerta di case in affitto e a ridurre i prezzi.